CONCIMAZIONE STAGIONALE


Le piante hanno bisogno di 3 elementi:


AZOTO N, per la crescita delle foglie e del fusto;

FOSFORO P, per la produzione di radici sane e per la formazione di boccioli;

POTASSIO K, per lo sviluppo di fiori, frutti e bulbi.


Hanno bisogno anche di altri elementi (ad esempio ferro, magnesio...), ma in minori quantità.


I periodi migliori per concimare sono quelli in cui le piante possono assorbire il nutrimento e farne uso per la loro crescita: dalla fine dell’inverno a tutta la primavera e dalla fine dell’estate per tutto l’autunno. Il riposo vegetativo delle piante (in genere nel periodo più caldo e nel periodo più freddo dell’anno) va rispettato, sospendendo la concimazione oppure riducendola, nel caso delle piante in vaso. Le piante in vaso infatti necessitano di concimazione regolare perchè hanno a disposizione poca terra e le sostanze presenti nel poco terreno si disperdono facilmente.

L’humus di lombrico migliora la struttura del substrato e può essere aggiunto in quantità abbondanti in ogni periodo dell’anno.


In autunno è bene usare un concime organico, così come il vermicompost, in modo tale che esso liberi i sali minerali nel terreno durante il periodo di riposo delle piante, che potranno utilizzarlo già dalla fine dell’inverno, non appena ricominceranno a svilupparsi.


Le piante da giardino in inverno sono in riposo vegetativo, vanno però preparate alla ripresa primaverile. Un’ottima preparazione consiste nello spargere ai piedi delle piante dell’ humus di lombrico, facendolo penetrare nel terreno con una veloce zappettata, concludendo il lavoro con una buona pacciamatura con foglie, paglia oppure cortecce. In questo modo le nostre piante troveranno azoto disponibile già verso la fine dell'inverno.

Se abbiamo in giardino alcune piante acidofile oltre all’humus di lombrico spargiamo sul terreno anche del solfato di ferro, oppure del terriccio fresco, specifico per piante acidofile, oppure ancora degli aghi di conifere.

“Fertilizzante è qualsiasi sostanza che per il suo contenuto in elementi nutritivi o per le sue particolari caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno oppure al nutrimento delle specie vegetali coltivate o comunque al loro migliore sviluppo. Ai fertilizzanti appartengono concimi, ammendanti e correttivi. La normativa nazionale di riferimento è il Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n. 75, che ha però subito negli anni numerose modifiche e integrazioni. Per concime si intende qualsiasi sostanza, organica o minerale, la cui funzione principale è quella di fornire elementi nutritivi alle piante. Il concime minerale è quello ottenuto mediante processi di estrazione o sintesi chimica o industriale. Il concime organico è quello derivato da materiali organici di origine animale o vegetale, costituito

da composti organici ai quali gli elementi principali della fertilità sono chimicamente legati in forma organica. Sono denominati ammendanti i fertilizzanti da aggiungere al suolo principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche o chimiche o l’attività biologica, disgiuntamente o unitamente tra loro. Sono correttivi quei materiali che si somministrano al suolo per correggere alcune caratteristiche anomale quali il pH, la salinità o il tenore di sodio. Gli ammendanti si distinguono dai concimi chimici prima di tutto per la presenza di una prevalente quantità di matrice organica espressa in tenore di carbonio e per la minore quantità di elementi: azoto, fosforo e potassio. Quando si vuole aumentare la presenza di sostanza organica nel terreno, migliorandone così la struttura fisica e granulometrica, si utilizzano gli ammendanti o i concimi organici che, oltre l’effetto ammendante, portano anche i necessari nutrienti minerali. […] Riassumiamo, senza specifici approfondimenti sui meccanismi biochimici, gli effetti che l’humus ha sulla crescita delle piante:

• stimolante sulla germinazione dei semi;

• promuovente lo sviluppo radicale e della densità di peli assorbenti, quindi causa di maggiori potenzialità nutritive da parte della pianta;

• stimolante dell’attività fotosintetica e del contenuto di clorofilla nelle piante;

• protettivo da agenti tossici, grazie alla capacità dell’humus di fissare nelle proprie molecole gli ioni metallici e le sostanze chimiche somministrate dall’uomo, accelerando lo smaltimento dei residui tossici nel terreno;

• stimolante della produzione di noduli azotofissatori dei legumi;

• induttore di un migliore assorbimento dell’azoto anche in

condizioni di carenza di questo elemento nel terreno.”


da “Compostaggio e concimazione organica” di Renata Rogo ed. Demetra